Il corso è a  carattere individuale in modo da adattarsi alle esigenze specifiche di ogni singolo allievo.
Vi sarà un indirizzo per coloro che non hanno interessi di sbocco  professionale ma desiderino comunque confrontarsi con un percorso didattico che li porti ad esprimersi al meglio nei campi di maggior interesse (pop, funk, jazz, rock etc…)  tenendo conto per ciascuno dei diversi tempi di studio e dei diversi livelli di preparazione iniziale.
Vi sarà poi un indirizzo professionale, che sarà rivolto sia a professionisti che vogliano perfezionare o ampliare la propria preparazione, sia per coloro che guardino alla musica come il proprio sbocco professionale, sia a quegli amatori che desiderino comunque potersi esprimere ad un livello professionale.
Studi di lettura ritmica e della partitura di batteria, preparazione tecnica, studio su basi musicali, pur se a diversi livelli, saranno presenti in entrambi gli indirizzi, a meno che lo studente non dimostri già un’adeguata preparazione nei campi citati. 

Il vantaggio delle lezioni singole è di potersi adattare alle diverse esigenze dell’allievo, ma a titolo di esemplificazione, ecco un esempio di    percorso didattico in quattro livelli:

Primo livello

Tecniche di base del colpo : Fulcro, Full stroke, Upstroke, Downstroke,  Tap, tecnica Moeller, Free stroke, Natural stroke, Down stroke da posizione bassa, colpi alternati)

Controllo della bacchetta (Stick Control)

Studio degli accenti (Gary Chaffee “Stickings” pag. 6 e 7, Charley Wilcoxon “ Wrist and finger control” pag. 3 e 4) 

Rudimenti 1 : paradiddles, paradiddle- diddle e combinazioni)

Esercizio per lo sviluppo dei colpi  singoli (Gary Chaffee “Endurance for singles”)

Lettura del tamburo 1. (Dante Agostini 1 fino a pag. 16)

Esercizi per il controllo della cassa e dell’ hi hat 1 ( Gary Chaffee “Technique”)

Tempi rock-pop-funky di base, con particolare riferimento a quelli a base di ottavi.

Partiture facili di batteria (da vari esercizi di Dante Agostini+ Jorg Fabig: “Drum along” + AAVV: “ Stage Session”, livello “Initiation 1” e AAVV: “R’N’ Funk Session”, livello “Initiation
1”)

 

Secondo livello

Utilizzo delle dita (Gary Chaffee “Technique”, finger control)

Completamento degli studi sui rudimenti Nard e prime marce miltari (Three camps e George Lawrence Stone “Military Drum
Beat”)

Esercizio per lo sviluppo dei colpi doppi (Gary Chaffee “Endurance for doubles”)

Lettura del tamburo 2 (Dante Agostini 1 pag.17-33)

Esercizi per il controllo della cassa e dell’ hi hat 2 ( Gary Chaffee “Technique”)

 

Proseguimento dei tempi rock-pop-funky (Gary Chaffee “Time functioning”, esercizi di Fat Back) Partiture di batteria (AAVV: “ Stage Session”, livello “Initiation 2” e AAVV: “R’N’ Funk Session”, livello “Initiation 2”

Inizio degli studi sull’accompagnamento jazzistico (tempo base, prime figurazioni di accompagnamento)

 

Terzo livello

Colpi multipli (Gary Chaffee “Technique”)

Proseguimento dello studio dei rudimenti (rudimenti svizzeri e PAS) e delle marce militari (George Lawrence Stone “Military Drum Beat”)

Studio di tamburo e applicato sul set a terzine basato sulle prime tre pagine di “Stick Control”

Lettura del tamburo 3 (Dante Agostini 2, tutto e Dante
Agostini 1 da pag. 34 a pag. 52)

Proseguimento e fine dei tempi pop-
rock-funky (accenti alternativi, uso delle “ghost notes”)

Partiture di batteria (AAVV: “ Stage Session”, livello “Preparatoire1 ” e AAVV: “R’N’ Funk Session”, livello “Preparatoire1” e altri)
Proseguimento degli studi sull’accompagnamento jazzistico (Spazzole, turnarounds, soli, conoscenza delle principali strutture, pronuncia)

Primi cenni di musica latina (bossa-nova, clave)

 

 

Quarto livello

Sticking e sue applicazioni (Gary Chaffee “Technique)

Proseguimento e fine dello studio dei rudimenti (con “Rudimental ritual” di  Alan Dawson)

Studi di tamburo tratti dal libro di Lalo Davila: “Contemporary rudimental studies & solos”)

Lettura di tamburo 4 (Gary Chaffee “Rhythm and Meter)

Partiture di batteria varie

Studi jazzistici basati sul metodo di Ted Reed “Syncopation” e sullo Stick Control (esercizio sulle strutture)

Proseguimento degli studi sulla musica latina (mambo, mozambique, songo, samba, etc.)
Chi poi  lo desiderasse può anche seguire il tipo di programma quinquennale che Marco Volpe svolge in qualità di docente ai conservatori de L’Aquila e di La Spezia:

 

 

Programma per il corso di batteria del  triennio di I livello di “Jazz e musiche improvvisate”

 

I anno

  1. Storia dello strumento attraverso i suoi principali esponenti dall’ inizio del ‘900 alla seconda guerra mondiale (Baby Dodds, Zutty Singleton, Papa Jo Jones, Sidney Catlett, Gene Krupa e altri)
  2. Scrittura musicale classica  ed  interpretazione jazzistica.
  3. Analisi delle forme musicali jazzistiche (Blues, AABA, ABAC, etc.) e  ruolo del batterista al loro interno
  4. Accompagnamento swing in 4/4, analisi delle figurazioni sul piatto “ride”,  delle accentazioni ed interazione con gli altri musicisti (I livello)
  5. Accompagnamento “in 4” e “in 2”
  6. Uso delle spazzole (I livello)
  7. Primi cenni sull’assolo jazzistico

 

 
II anno

  1. Storia dello strumento  attraverso i suoi principali esponenti dal secondo dopoguerra alla fine degli anni ’50 (Kenny Clarke, Max Roach, Philly Joe Jones, Tiny Kahn, Art Blakey, Roy Haynes e altri)
  2.  Analisi delle forme musicali jazzistiche (strutture complesse) e  ruolo del batterista al loro interno
  3. Accompagnamento swing in 4/4, analisi delle figurazioni sul piatto “ride”, delle accentazioni e interazione con gli altri musicisti (II livello)
  4. Accompagnamento swing in 3/4 e 6/8.
  5. Uso delle spazzole (II livello)
  6. L’assolo jazzistico sulla struttura dei brani, ed i “trade 4’s and 8’s” (scambi di quattro o otto battute con il solista)
  7. Lettura della partitura per piccolo gruppo e big band (I livello)

 

III anno

  1. Storia dello strumento  attraverso i suoi principali esponenti dagli anni ’60 ad oggi (Elvin Jones, Tony Williams, Jack De Johnette, Sunny Murray, Andrew Cyrille, Paul Motian, gli europei, le ultime generazioni)
  2. Accompagnamento swing in 4/4, analisi delle figurazioni sul piatto “ride”, delle accentazioni e interazione con gli altri musicisti (III livello)
  3. Accompagnamento swing in 5/4
  4. Trascrizione ed analisi di famosi assoli dei maestri dello strumento
  5. Lettura della partitura per piccolo gruppo e big band (II livello)
  6. Tempi latini e “afro” all’interno del fraseggio jazzistico.

 

Alla fine del triennio di primo livello lo studente dovrà essere in grado di suonare in maniera appropriata in 4/4, 3/4 e 5/4, a diverse velocità, con bacchette e spazzole. Dovrà inoltre essere in grado di svolgere un discorso solistico all’interno della struttura del brano, sia esso sotto forma di scambi di battute con gli altri musicisti o come esecuzione solitaria di uno o più giri armonici. Dovrà essere in grado di tracciare la storia dello strumento e dei suoi principali interpreti e di leggere ed interpretare partiture di media complessità.

 

Programma per il corso di batteria del  biennio di II livello di “Jazz e musiche improvvisate”

 

I anno
Ricerca timbrica attraverso diversi tipi di accordatura, e utilizzo di materiali differenziati
Studio di brani  basati su “even eights”.
Accompagnamento e solo “Second Line”.
Analisi di strutture musicali complesse, con cambi di tempo, metro e forme estese. Ruolo del batterista al loro interno (I livello)
Preparazione mentale allo studio e alla performance
Lettura a prima vista (I livello)
Poliritmia, polimetria e loro applicazione all’interno del linguaggio jazzistico (I livello)

II anno

Studio ed analisi dell’influenza di esperienze musicali multiculturali all’interno del linguaggio jazzistico.
“Free playing”
Analisi di strutture musicali complesse, con cambi di tempo, metro e forme estese. Ruolo del batterista al loro interno (II livello)
Lettura a prima vista (II livello)
Poliritmia, polimetria e loro applicazione all’interno del linguaggio jazzistico (I livello)
Preparazione mentale alla performance

Alla fine del biennio di secondo livello lo studente dovrà essere in grado di affrontare qualsiasi tipo di situazione jazzistica o ad essa legata intervenendo al suo interno con efficacia e portando il proprio bagaglio culturale e di studi. Dovrà inoltre essere in grado di leggere a prima vista partiture di vario tipo.  

 

Durante il primo incontro lo studente effettuerà un colloquio con il docente nel quale stabilire di comune accordo il percorso didattico più adatto.

 

 


Docenti:
Marco Volpe, Meki Marturano
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Il corso si svolgerà nei mesi:
SETTEMBRE - GIUGNO compreso
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Durata del corso:
4 lezioni al mese di 1 ora ciascuna
e composti da 1 allievo ____________________________________

Alla fine dell'anno scolastico
verranno rilasciati i DIPLOMI di
I / II / III LIVELLO


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